Il vino simbolo di Medici Ermete, il Lambrusco Reggiano Doc Concerto, diventa biologico e alfiere di “Generazione 2031“, manifesto dell’impegno della casa vinicola di Reggio Emilia a livello ambientale, etico-sociale ed economico.
Ad annunciare le novità è il brand ambassador Alessandro Medici: «La certificazione biologica della vendemmia 2020 di Concerto arriva dopo tre anni di conversione di tutte le nostre tenute dall’agricoltura sostenibile all’agricoltura biologica certificata».
Produrre attraverso un’agricoltura biologica significa coltivare le uve senza l’utilizzo di prodotti di sintesi chimica come diserbanti, concimi, insetticidi, pesticidi, nonché senza l’impiego di Ogm, comunque mai utilizzati. La nostra è una scelta prima di tutto di ordine etico, volta al rispetto del territorio e alla salvaguardia e al sostegno della biodiversità».
La volontà della certificazione biologica è la ciliegina sulla torta del percorso di sostenibilità della campagna “Generazione 2031”. «Un vero e proprio impegno – spiega Alessandro Medici – che intendiamo assumere per i prossimi dieci anni verso la riduzione e l’annullamento dell’impronta carbonica e verso il sostegno della biodiversità attraverso la viticoltura biologica».
Il contesto di “Generazione 2031” è quello dell’economia circolare, grazie al riutilizzo di scarti di produzione, come ad esempio le vinacce, reintegrabili nella filiera produttiva. Ma non solo, perché se è a suonare è un solo strumento non si tratta di un vero “Concerto”.
«Il passaggio successivo – anticipa il rappresentante della quinta generazione della cantina reggiana – prevede la possibilità di coinvolgere e sensibilizzare i collaboratori, i fornitori, i clienti: in una parola, tutti i “portatori di interessi” che ruotano attorno all’azienda, affinché possano abbracciare anche loro la scommessa sottoscritta dalla Medici Ermete per un futuro più sostenibile».
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